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CALLOUT
Breve brano di testo, spesso accompagnato
da un linea e/o da una freccia, che funge
da etichetta per identifi care le parti chiave di
fotografi e, illustrazioni, o altre forme artistiche
usate nel layout. Il termine viene utilizzato
anche per riferirsi a brani estrapolati dal testo
principale allo scopo di evidenziarli in modo
speciale, ad esempio con diversi caratteri,
colori, dimensioni, ecc. Vedi anche didascalia
e citazione esterna.
Ing: CALLOUT
Fr: CHIFFRES RÉFÉRENCES
Ted: HINWEIS
Sp: LLAMADA
Agenzia di pubblicità: TECNOSTUDI
CALLIGRAFIA
Termine che deriva dal greco kalligraphia,
“bella scrittura”. È una forma di scrittura arti-
stica, che si ottiene tipicamente con strumenti
tradizionali, come un pennino o un pennello
e che si distingue per la fl uidità del lettering
ottenuto con pennellate di diverso spessore.
Ing: CALLIGRAPHY
Fr: CALLIGRAPHIE
Ted: KALLIGRAPHIE
(SCHÖNSCHREIBKUNST)
Sp: CALIGRAFÍA
Design: Marco Campedelli
BRANDING
Differenziazione strategica di un’“offerta”
(prodotto, servizio, interazione, esperienza,
ecc.) rispetto alla concorrenza. In termini
visivi, il brand (marchio) spesso parte da un
logo o da un logotipo che serve per ancorare
la brand promise a una serie di aspettative
associate a una particolare offerta. Una
brand identity effi cace richiede, fra le altre
cose, un linguaggio visivo (loghi, caratteri,
palette di colori, e altri segnali) comprensi-
bile e coerente. Le strategie dei brand con-
temporanei generalmente vanno ben oltre la
stampa tradizionale e la pubblicità televisiva,
e comprendono siti web, blog e altre forme
in evoluzione dei social media.
Ing: BRANDING
Fr: STRATÉGIE DE MARQUE
Ted: MARKENBILDUNG
Sp: BRANDING
Design: Armando Chitolina
CALIBRO
Vedi risma.
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CAPOLETTERA
Lettera maiuscola usata come iniziale della
prima parola di un paragrafo, realizzata in un
formato più grande rispetto ai caratteri vicini,
in modo da estendersi nel testo sottostante.
Per ottenere un effetto ulteriore, i capilettera
si possono realizzare con un carattere molto
diverso da quello usato nel corpo del testo.
Essi vengono defi niti in base al numero di
righe di caratteri che occupano. Un capolet-
tera di tre righe, ad esempio, occupa la prima,
la seconda e la terza riga di un paragrafo.
Vedi anche lettera iniziale maiuscola.
Ing: DROP CAPITAL/CAP
Fr: LETTRINE
Ted: HÄNGENDE INITIALE
Sp: MAYÚSCULA CAÍDA
Agenzia di comunicazione e immagine: Brunazzi
& Associati, Torino; Direttori creativi: Giovanni Brunazzi,
Andrea Brunazzi
CANALI
Informazioni digitali che corrispondono alle
quantità relative dei tre (nell’RGB) o dei
quattro (nel CMYK) colori primari usati per
rappresentare le immagini a colori. Ogni
canale è come un’immagine della scala dei
grigi in cui i valori di grigio sono stati sosti-
tuiti con i valori di un singolo colore primario.
L’immagine fi nale viene ottenuta, su schermo
o su stampa, combinando tutti i canali di un
dato modello di colore.
Ing: CHANNELS
Fr: CANAUX
Ted: FARBKANÄLE
Sp: CANAL
Design: Alfredo Carlo
CANALETTI
Spazi verticali visivamente dispersivi che
appaiono in un blocco di testo come risultato
di un allineamento verticale non intenzionale
di spazi fra le parole. I canaletti tendono a
presentarsi nei blocchi di caratteri giu-
stifi cati, a causa della spaziatura spesso
innaturale di parole creata con un software. Il
miglior modo per eliminare o ridurne l’impatto
è mandando a capo automaticamente le righe
di caratteri con il tracking e/o la sillabazione.
Vedi anche H&J e invio a capo automatico.
Ing: RIVERS
Fr: LÉZARDES
Ted: GIESSBÄCHLEIN
Sp: CALLE
Studio grafi co: Sara Muzio
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CARATTERI CONDENSATI
Caratteri tipografi ci in cui i glifi sono più
stretti rispetto alla versione “regolare” degli
stessi. Inoltre, ogni glifo viene disposto più
vicino a quelli adiacenti, il che permette di
inserire un numero maggiore di caratteri in un
dato spazio. Poiché la leggibilità ne risulta
alquanto ridotta, i caratteri condensati sono
generalmente riservati a titoli, visualizzazioni
su monitor, o altre applicazioni in cui le parti
di testo sono brevi.
Ing: CONDENSED TYPE
Fr: CONDENSÉ
Ted: SCHMALE SCHRIFT
Sp: LETRA CONDENSADA
Agenzia di comunicazione e immagine: Brunazzi
& Associati, Torino; Direttori creativi: Giovanni Brunazzi,
Andrea Brunazzi
CARATTERI CON GRAZIE (SERIF)
La grazia è un piccolo tratto aggiunto alle
estremità principali di un carattere. Questo
termine è anche comunemente usato per
riferirsi a un’ampia gamma di caratteri con
grazie, chiamati più correttamente seriffed
typefaces, cioè caratteri serif, per distinguerli
da una categoria altrettanto ampia di caratteri
chiamati senza grazie (o sans serif). Le grazie
aiutano la lettura dei caratteri, specialmente
di piccole dimensioni, anche perché permet-
tono all’occhio di distinguere velocemente un
glifo da un altro. I caratteri con grazie hanno
origine nell’antica Roma, sebbene i dettagli
siano oggetto di dibattito: alcuni sostengono
che siano stati creati dagli scalpellini, che li
usavano per “pulire” gli sbaffi dei caratteri
cesellati, mentre altri sostengono che fossero
ghirigori creati dai pennelli usati per disegnare
i glifi prima del taglio. Vedi anche caratteri
senza grazie.
Ing: SERIF
Fr: EMPATTEMENT
Ted: SERIFE
Sp: SERIFA
Art director: Miguel Sal
CARATTERE/I
Insieme di segni che condividono evidenti
caratteristiche grafi che, come il peso del
tratto, le proporzioni, la presenza o la man-
canza di grazie, e così via. Un dato insieme
di caratteri solitamente include lettere (quasi
sempre maiuscole e minuscole), numeri,
e un’ampia gamma di simboli (tipografi ci,
matematici, ecc.). Caratteri e font vengono
spesso erroneamente scambiati: il carat-
tere o tipo di carattere si riferisce al disegno
complessivo dei caratteri, mentre la font si
riferisce al mezzo di produzione dei caratteri,
che sia meccanica, fotomeccanica o digitale.
Ing: TYPEFACE
Fr: POLICE
Ted: SCHRIFTTYPE
Sp: TIPO DE LETRA
Foto: MP foto&grafi ca
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CARATTERI EGIZIANI
Sono quelli che fanno parte dei caratteri
slab serif. Il loro aspetto complessivamente
pesante e una minima variazione nel peso
della battuta li rendono più adatti per poster,
pubblicità e titoli dei giornali piuttosto che
per il corpo del testo.
Ing: EGYPTIAN
Fr: ÉGYPTIENNE
Ted: EGYPTIENNE
Sp: EGIPCIO
Design: Alfredo Carlo
CARATTERI DI VISUALIZZAZIONE
Caratteri con punti più grandi dei circostanti
per distinguerli dal testo principale, come
quelli usati nei titoli dei libri e dei giornali.
Ing: DISPLAY TYPE
Fr: CARACTÈRES DE TITRE
Ted: AUSZEICHNUNGSSCHRIFT
Sp: TIPO TITULAR
Design: Emporio Adv
CARATTERI CONTORNATI
Caratteri le cui forme sono contornate anzi-
ché presentare tratti densi. Le contornature
possono essere create anche per caratteri
tipografi ci non disponibili in tali versioni,
usando applicazioni software come Adobe
Illustrator
®
. Le curve di Bézier che ne deri-
vano si possono ingrandire o ridurre senza
perdere la nitidezza; tuttavia questo procedi-
mento può modifi care le corrette proporzioni
del carattere.
Ing: OUTLINE TYPE
Fr: CARACTÈRES AU FIL
Ted: KONTURSCHRIFT
Sp: LETRA PERFILADA
Design: Emporio Adv
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CARATTERI ROMAN
Termine usato per riferirsi a un’ampia gamma
di caratteri tipografi ci che hanno grazie,
con origini databili al XV secolo italiano. Il
Roman viene anche usato più genericamente
per descrivere la versione “regolare” di un
carattere con o senza grazie, all’opposto,
ad esempio, delle versioni in grassetto e in
corsivo dello stesso tipo.
Ing: ROMAN TYPE
Fr: CARACTÈRES ROMAINS
Ted: ANTIQUA
Sp: REDONDA
Agenzia di pubblicità: TECNOSTUDI
CARATTERI OBLIQUE
Caratteri senza grazie inclinati verso destra,
formati da glifi molto simili a quelli dei caratteri
“regolari” sui quali si basano. Anche il corsivo
è inclinato verso destra, ma le sue lettere sono
state completamente ridisegnate e spesso
sono piuttosto diverse da quelle di partenza.
Ing: OBLIQUE
Fr: OBLIQUE
Ted: SCHRÄG
Sp: OBLICUA
Design: Alfredo Carlo
CARATTERI INFORMALI
Uno qualsiasi dei tipi di carattere utilizzati
per imitare la scrittura a mano. Sebbene i
caratteri informali, o script, possano conferire
un tocco elegante e personale a un blocco
di testo, vanno usati con moderazione e solo
nel contesto appropriato. Inviti e annunci,
ad esempio, spesso utilizzano con effi cacia
caratteri script. Lunghi passaggi di testo com-
posti con script tendono invece ad affaticare
il lettore.
Ing: SCRIPT TYPE
Fr: CURSIVE
Ted: SCHREIBSCHRIFT
Sp: SCRIPT TYPE
Design: Oscar Baroncini per Studio Pirulino
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