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RILEGATURA PERFETTA
Tipo di rilegatura permanente usata di
frequente per libri tascabili, in cui le segna-
ture sono raccolte (assemblate in sequenza),
molate lungo i bordi rilegati, e incollate con
un adesivo alla copertina del libro composta
da un unico foglio, formando in questo modo
un dorso.
Ing: PERFECT BINDING
Fr: RELIURE SANS COUTURE
Ted: KLEBEBINDUNG
Sp: ENCUADERNACIÓN A LA AMERICANA
Design: Armando Chitolina
RILEGATURA
Uno dei tanti metodi usati per tenere unite
le pagine di un libro, rivista, brochure o altre
pubblicazioni stampate pagine multiple.
Alcune rilegature, come la rilegatura ad anello
e quella a pettine, passano attraverso una
serie di buchi sulle pagine, e pertanto non
sono permanenti. Tra i metodi di rilegatura di
questo ultimo tipo si segnalano la cartona-
tura, la legatura adesiva a doppio ventaglio,
la pinzatura a sella.
Ing: BINDING
Fr: RELIURE
Ted: EINBAND
Sp: ENCUADERNACIÓN
Agenzia di comunicazione e immagine: Brunazzi
& Associati, Torino; Direttori creativi: Giovanni Brunazzi,
Andrea Brunazzi
RIENTRO
Aggiustamento del margine di una o più
righe di caratteri. I rientri vengono usati
soprattutto per indicare l’inizio di un nuovo
paragrafo dove il margine della prima riga
è visibilmente più grande delle successive.
Rientri esterni si utilizzano per aumentare i
margini di tutte le righe che seguono la prima
in un paragrafo. Altri tipi di rientri possono
essere usati per modifi care il margine sinistro
e/o destro di righe multiple di caratteri, come
quelli che circondano un’illustrazione o una
fotografi a. Rientri di un punto/carattere si
impiegano per disporre i margini in modo che
corrispondano a un punto specifi co o a un
carattere della riga precedente.
Ing: INDENT
Fr: COMPOSITION EN ALINÉA
Ted: ZEILENEINZUG
Sp: SANGRÍA
Agenzia di pubblicità: TECNOSTUDI
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RILIEVOGRAFIA
Procedimento di stampa a rilievo che risale alla Germania del XV
secolo e all’invenzione della stampa. Blocchi di caratteri ed ele-
menti illustrativi creati “a rovescio” vengono fi ssati sulla macchina
da stampa, affi nché la loro immagine si possa leggere correttamente
quando trasferita su carta. Le superfi ci di questi vengono coperte
d’inchiostro e pressate contro la carta. La rilievografi a un tempo si
otteneva con caratteri di metallo fuso e di legno, oggi invece si effet-
tua tramite una placca polimerica creata da un fi le digitale.
Ing: LETTERPRESS
Fr: IMPRESSION TYPOGRAPHIQUE
Ted: HOCHDRUCK
Sp: IMPRESIÓN TIPOGRÁFICA
Design: Omniadvert
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RITMO
Ripetizione visiva creata con pattern struttu-
rali sottostanti, all’interno e fra vari elementi
grafi ci, come il tipo di carattere, le linee e le
forme. Una riga singola di caratteri, ad esem-
pio, può avere un ritmo particolare grazie
a molti tratti verticali, creati con un’attenta
spaziatura delle lettere. Poster e copertine
di libri spesso usano pattern geometrici per
ottenere un ritmo stabile sul quale fare risal-
tare elementi inaspettati. Su scala più ampia,
si possono utilizzare griglie che conferiscono
un ritmo regolare e riposante alla lettura di un
testo lungo.
Ing: RHYTHM
Fr: RYTHME
Ted: RHYTHMUS
Sp: RITMO
Design: SINTESI; Cliente: Brionvega BV Srl;
Art director: Andrej Pisani; Copywriter: Rino
Lombardi; Fotografo: Giuliano Koren
RISOLUZIONE
È la qualità relativa di un’immagine digitale
in termini di numero di campioni per unità di
misura. I diversi termini utilizzati per descri-
vere la risoluzione di grafi che digitali sono
spesso usati in modo intercambiabile. DPI (o
dots per inch, punti per pollice), è la misura
relativa della qualità di uno strumento per la
stampa. Ad esempio, stampanti a 300 dpi
possono produrre stampe di 300 punti uno
accanto all’altro nello spazio di un pollice.
PPI è invece l’abbreviazione di pixel per inch,
usata per quantifi care la risoluzione del moni-
tor di un computer o di altri display digitali.
Infi ne, LPI, o lines per inch, è la misura della
frequenza di un mezzotono. Sebbene le
“linee” siano in realtà fi le di minuscoli punti,
appaiono come righe quando sono stampate
una accanto all’altra. Maggiore è la frequenza
dello schermo, maggiormente dettagliata sarà
l’immagine stampata.
Ing: RESOLUTION
Fr: RÉSOLUTION
Ted: AUFLÖSUNG
Sp: RESOLUCIÓN
Design: Emporio Adv
RISMA
Una risma è costituita da 500 fogli di una
certa qualità di carta nel suo formato base.
Sebbene esistano molte misure standard, la
misura base dei fogli è determinata esclusi-
vamente dalla qualità della carta. In Italia si
usano principalmente due formati standard,
l’A4 (210x297 mm) e l’A3 (294x420 mm). Il
peso di base o peso della risma si riferisce
al peso di una risma di carta. Poiché il peso
di base dipende dal formato base della
carta, due qualità diverse di carta che hanno
lo stesso peso di base possono risultare
molto diverse in termini di spessore e peso
individuali. Lo spessore di un foglio di carta è
il calibro. Generalmente parlando, una carta
con calibro più basso avrà anche un peso
minore di quelle di maggiore calibro. Il ter-
mine grammatura viene usato per quantifi care
il calibro della carta rispetto al suo peso.
Ing: REAM
Fr: RAME
Ted: RIES
Sp: RESMA
Designer: Alfredo Carlo
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SATURAZIONE
Purezza di un colore in rapporto alla quantità
di grigio che contiene. Le tonalità pure sono
completamente sature e appaiono brillanti;
col decrescere dei livelli di saturazione, un
colore risulta sempre più smorzato, pur con-
servando la stessa tonalità. La de-saturazione
può essere ottenuta aggiungendo del colore
grigio alla tonalità di base (dando luogo a un
tono) o mescolandolo con una porzione più
piccola del suo complementare (dando luogo
a una sfumatura). Viene anche chiamata
chroma; vedi colore.
Ing: SATURATION
Fr: SATURATION
Ted: SÄTTIGUNG
Sp: SATURACIÓN
Design: AD. VENTURE Compagnia di comunicazione;
Art director: Franco Mancinelli
RUOTA DEI COLORI
Spettro dei colori rappresentati come seg-
menti di un circolo. La più nota ruota dei
colori, utilizzata per mescolare i pigmenti, si
basa sui colori primari, rosso, giallo e blu,
equamente distribuiti lungo la sua circonfe-
renza. Il rosso, il giallo e il blu sono colori puri,
non si possono infatti ottenere dalla combi-
nazione di altri. Mescolandoli assieme in varie
proporzioni invece, si possono creare tutti
gli altri colori. Altre ruote vengono usate per
illustrare rapporti analoghi all’interno di altri
sistemi di colore, come il modello RGB, uti-
lizzato per visualizzare grafi che su schermo.
Vedi anche colori analoghi, colori comple-
mentari, colori primari, colori secondari
e colori terziari.
Ing: COLOR WHEEL
Fr: ROUE CHROMATIQUE
Ted: FARBKREIS
Sp: RUEDA DE COLORES
Design: Donna S. Atwood, www.atwooddesign.com
RIVESTIMENTO AD ACQUA
Rivestimento applicato su un intero foglio di
carta dopo la stampa, che serve per conferire
una patina omogenea (ad es., lucida o opaca)
e per proteggere l’inchiostro sottostante da
sfregamenti e umidità. La carta non rivestita
tende ad assorbire l’inchiostro, dando un
aspetto sfuocato alle immagini stampate,
mentre la carta rivestita ad acqua evita che
l’inchiostro venga assorbito, in modo che le
immagini rimangano nitide. I rivestimenti ad
acqua vengono usati solitamente per materiali
stampati che subiscono una manipolazione
intensa, come le riviste e le brochure. Anche
le vernici si utilizzano per fi ni simili, offrendo
un’ampia varietà di carte rivestite.
Ing: AQUEOUS COATING
Fr: PELLICULAGE AQUEUX
Ted: DRUCKLACK
Sp: REVESTIMIENTO ACUOSO
Design: Omniadvert
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SEGNATURA
Un insieme di pagine stampate su entrambi
i lati di un grande foglio di carta che, una
volta piegato e refi lato, avrà orientamento
e sequenza corretti per la rilegatura. Vedi
anche imposizione tipografi ca.
Ing: SIGNATURE
Fr: CAHIER
Ted: BOGENMONTAGE
Sp: PLIEGO
Studio grafi co: Sara Muzio
SCALA DEI GRIGI
Immagine composta da varie sfumature di
grigio, di bianco e di nero. Le fotografi e a
colori possono essere facilmente conver-
tite in immagini digitali della scala dei grigi,
mediante applicazioni di software che tradu-
cono il valore di ogni punto nel suo equiva-
lente grigio, dando come risultato un’imma-
gine che simula la fotografi a in bianco e nero.
Vedi anche monocromatico.
Ing: GRAYSCALE
Fr: ÉCHELLE DE GRIS
Ted: GRAUSTUFENBILD
Sp: ESCALA DE GRISES
Design: Armando Chitolina
SCALA
La misura o il peso percepito di un elemento
grafi co in relazione ad altri dello stesso
layout. La scala può essere semplicemente
una questione di differenze misurate, ad
esempio quando un carattere più grande
viene usato per indicare quali parti di un testo
sono più importanti. Spesso, comunque, le
differenze di scala sono molto sottili. Oggetti
con forme dissimili, ad esempio, tendono a
dare l’impressione di una scala diversa anche
quando ricoprono geometricamente una
stessa area. Anche forme e colori infl uenzano
la scala di un elemento, come pure il conte-
sto; la scala di un oggetto è una funzione di
ciò che gli sta attorno.
Ing: SCALE
Fr: ÉCHELLE
Ted: GRÖSSENVERHÄLTNIS
Sp: ESCALA
Design: Alfredo Carlo
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