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A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
LINEA DI BASE
Linea di riferimento usata per il corretto alli-
neamento orizzontale dei caratteri. I margini
inferiori delle lettere maiuscole e delle lettere
minuscole che non hanno tratto discendente
si adagiano sulla linea di base, o quasi. Infatti
solo le lettere minuscole a base piatta, come
la h e la i, si appoggiano appropriatamente
sulla linea di base. Quelle con base tonda,
quali la o o la u, scendono invece lievemente
sotto la linea di base. La risultante “illusione
ottica” mostra l’importanza dell’allineamento
visivo rispetto all’allineamento di precisione,
quando si tratta di tipografi a raffi nata.
Ing: BASELINE
Fr: LIGNE DE BASE
Ted: GRUNDLINIE (SCHRIFTLINIE)
Sp: LÍNEA DE BASE
Agenzia di pubblicità: TECNOSTUDI
LINEA/E
Serie di punti, sia diritti sia curvilinei. A diffe-
renza di quanto accade in geometria, dove
le linee hanno uno spessore trascurabile,
le linee usate nella grafi ca possono essere
sottili o spesse, e non necessitano di essere
uniformi nella loro intera lunghezza, ma pos-
sono essere anche spezzate o frammentate.
Linee spesse assumono le proprietà dei piani
(superfi ci piatte) e questi tre elementi, punti,
linee e piani, sono alla base di tutte le forme
utilizzate nella grafi ca. Vedi anche letto
tipografi co.
Ing: LINE
Fr: LIGNE
Ted: LINIENGESTALTUNG
Sp: LÍNEA
AIPEM Marketing e comunicazione integrata;
Art director: Daria Biasizzo, Vittoria Turrin; Copywriter:
Maurizio Clemente; Account manager: Carlo Rossi
LETTERA MAIUSCOLA INIZIALE
Lettera maiuscola decorativa usata come
lettera iniziale della prima parola di un capo-
verso, generalmente di dimensione maggiore
rispetto ai caratteri precedenti e succes-
sivi. Le maiuscole iniziali possono anche
essere di un carattere tipografi co diverso e/o
essere stampate con un colore differente
per aumentare l’impatto visivo. Come per i
caratteri swash, le maiuscole iniziali devono
essere utilizzate con parsimonia, anche nei
testi lunghi. Vedi anche capolettera.
Ing: INITIAL CAPITAL/CAP
Fr: INITIALE
Ted: INITIALE
Sp: MAYÚSCULA INICIAL
Design: Teikna; Art director: Claudia Neri
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A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
LINEETTA EN
Lineetta della larghezza di un’en utilizzata in
sostituzione delle preposizioni “da... a... ”
(lunedì – venerdì), “dalle... alle… ” (2:00
– 3:00), ecc. Come per la lineetta em, le
consuetudini riguardo l’uso o meno degli
spazi prima e dopo una lineetta en variano;
grafi ci e tipografi a volte preferiscono usarli,
calibrandoli successivamente con un’attenta
crenatura. Vedi anche lineetta em.
Ing: EN DASH
Fr: TIRET DEMI-CADRATIN
Ted: DIVIS
Sp: SEMIRRAYA
Studio grafi co: Sara Muzio
LINEETTA EM
Si tratta di una lineetta la cui lunghezza em
viene utilizzata per creare una pausa nella riga
di un testo, specialmente per dare rilievo a un
inciso. Le consuetudini variano per quanto
riguarda l’inserimento di uno spazio prima e
dopo una lineetta em, sebbene molti editor
preferiscano non usarlo. Vedi anche lineetta
en e trattino.
Ing: EM DASH
Fr: TIRET CADRATIN
Ted: Geviertstrich
Sp: RAYA
Studio grafi co: Sara Muzio
LINEA MEDIANA
Linea di riferimento utilizzata per un corretto
allineamento orizzontale dei caratteri,
corrispondente all’altezza della x di un dato
carattere tipografi co. I bordi superiori delle
lettere minuscole senza tratto ascendente si
trovano lungo la linea mediana o molto vicino
a essa. Di fatto solo le lettere minuscole
dalla testa piatta, come la u e la x, fi niscono
sulla linea mediana. Quelle dalla testa tonda,
come la a e la o, si innalzano invece lieve-
mente sopra la linea mediana. Un’illusione
ottica simile viene usata lungo la linea di
base; entrambi i casi illustrano la maggiore
importanza dell’allineamento visivo rispetto
all’allineamento di precisione quando si tratta
di tipografi a raffi nata.
Ing: MEAN LINE
Fr: LIGNE DE TÊTE
Ted: X-LINIE (MITTELLINIE)
Sp: LÍNEA MEDIA
Studio grafi co: Sara Muzio
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LIVELLO
Elemento dei software ideato per creare
immagini digitali, che tratta i differenti ele-
menti grafi ci come se fossero collocati su
fogli trasparenti, rendendo così possibile il
trattamento, la combinazione e la manipola-
zione di alcune parti specifi che di un’imma-
gine senza incidere sulle altre. L’immagine
nale è il risultato di una sovrapposizione di
livelli, secondo una particolare sequenza.
Ing: LAYER
Fr: CALQUE
Ted: EBENE
Sp: CAPA
Agenzia di pubblicità: TECNOSTUDI
LITOGRAFIA OFFSET
Processo di stampa basato sui principi della
litografi a, in cui un’immagine a inchiostro
viene trasferita (offset) su un telo di caucciù
prima di essere applicata sulla superfi cie
stampante. Un set di rulli viene usato per
applicare l’inchiostro sulla matrice, mentre
un altro set fa scorrere il telo di caucciù
sopra di essa, trasferendovi in questo modo
l’inchiostro. L’alta qualità e l’economia di
scala hanno contribuito a rendere la litografi a
offset, a volte chiamata anche stampa offset,
la forma più diffusa di stampa commerciale.
Ing: OFFSET LITHOGRAPHY
Fr: LITHOGRAPHIE OFFSET
Ted: OFFSETDRUCK
Sp: LITOGRAFÍA OFFSET
Design: Lunagrafi ca
LITOGRAFIA
Processo di stampa in cui l’inchiostro viene
applicato su una pietra liscia o su una lamina
metallica, dalla quale poi viene trasferito sulla
carta. Il nome deriva dal greco lithos, “pie-
tra” e graphia, “scrittura”. Nella litografi a, un
medium grasso, come un pastello, viene usato
per segnare la pietra o il metallo defi nendo
le aree in cui l’inchiostro, che ha una base
acquosa, può essere assorbito o respinto.
Aree non segnate della superfi cie “tratten-
gono” l’inchiostro e lo trasferiscono sulla
carta, mentre le aree grasse respingono l’in-
chiostro e diventano lo sfondo per l’immagine
nale di stampa. Vedi anche litografi a offset.
Ing: LITHOGRAPHY
Fr: LITHOGRAPHIE
Ted: LITHOGRAFIE
Sp: LITOGRAFÍA
Courtesy: Archivio Baroni, Milano e archivio Brunazzi
& Associati, Torino
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LUMINOSITÀ
Grado di maggiore o minore chiarezza di un
colore, anche chiamata valore o tono. Colori
con livelli simili di luminosità appariranno
quasi indistinguibili in una fotocopia in bianco
e nero. Vedi anche ruota dei colori.
Ing: BRIGHTNESS
Fr: LUMINOSITÉ
Ted: LEUCHTDICHTE
Sp: BRILLO
Design: Omniadvert
LOREM IPSUM
Testo privo di senso o menabò, usato per
riempire uno spazio vuoto durante la defi ni-
zione di un layout. Il termine si usa anche per
descrivere il modo in cui alcune applicazioni
di impaginazione usano le barre grigie per
rappresentare righe di caratteri troppo piccoli
per essere leggibili su un display.
Ing: LOREM IPSUM
Fr: LOREM IPSUM
Ted: LOREM IPSUM
Sp: LOREM IPSUM
Agenzia di pubblicità: TECNOSTUDI
LOGO
Segno grafi co utilizzato solitamente per
motivi commerciali come parte del branding
di un’organizzazione. Loghi effi caci sono
molto più diffi cili da creare di quanto la loro
elegante semplicità possa suggerire. I loghi
devono essere abbastanza semplici per
essere riconoscibili persino quando vengono
stampati o visualizzati in scala ridotta, pur
essendo ricchi di contenute rappresentano
i valori e l’identità di un’organizzazione.
Si devono potere ricordare e riconoscere
istantaneamente, e distinguersi rispetto
a quelli dei concorrenti. Non ci sorprende
quindi che le aziende spesso usino per anni
e anni uno stesso logo di successo. Un
logotipo è uno specifi co insieme di glifi che
solitamente compone il nome o la sigla di
un’organizzazione, i dettagli dei quali (colore,
carattere, spazio lettera, ecc.) sono parte
unica e integrante del marchio dell’organizza-
zione stessa.
Ing: LOGO
Fr: LOGO
Ted: LOGO
Sp: LOGO
Art director: Miguel Sal
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A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
MARGINE/I
Aree lungo i quattro lati di una pagina che
solitamente incorniciano il corpo del testo
e/o un particolare layout. Elementi come i
numeri delle pagine, le note a piè di pagina
e le didascalie, vengono spesso stampati ai
margini. I margini che si trovano lungo il dorso
di una pubblicazione rilegata a volte vengono
chiamati margini di rilegatura.
Ing: MARGIN
Fr: MARGES
Ted: SEITENRAND
Sp: MARGEN
Studio grafi co: Latveria Design
MAIUSCOLETTI
Lettere maiuscole aventi proporzioni e peso
del tratto che le rendono compatibili con le
lettere minuscole di un tipo di carattere. I
maiuscoletti si usano spesso all’interno di
una riga di caratteri per la stessa ragione
per cui vengono usati i numeri di allinea-
mento, cioè perché siano meno invadenti di
quelli alternativi. Quando si cita una sigla nel
mezzo di una frase, ad esempio, una stringa
di lettere maiuscole potrebbe distrarre. Un
altro vantaggio dei maiuscoletti è che le loro
proporzioni permettono la leggibilità anche di
piccoli formati.
Ing: SMALL CAPITALS/CAPS
Fr: PETITES CAPITALES
Ted: KAPITÄLCHEN
Sp: VERSALITA
Agenzia di comunicazione e immagine: Brunazzi
& Associati, Torino; Direttori creativi: Giovanni Brunazzi,
Andrea Brunazzi
LUNGHEZZA DI RIGA
Lunghezza di una riga singola di caratteri. La
lunghezza di riga viene spesso confusa con
la giustezza tipografi ca, che è la larghezza
della colonna stessa. Tuttavia, quando un
carattere è allineato a sinistra (o a bandiera
destra), ad esempio, le righe dei caratteri
solo raramente riempiono l’intera misura. Lo
stesso vale per l’allineamento a destra e
per i caratteri centrati. Soltanto nel caso di
caratteri giustifi cati la lunghezza di una riga
corrisponde alla giustezza stessa.
Ing: LINE LENGTH
Fr: LONGUEUR DE LIGNE
Ted: ZEILENLÄNGE
Sp: LONGITUD DE LÍNEA
Design: Tassinari/Vetta
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